Domande frequenti sulla sicurezza sul lavoro

FAQ

Domande frequenti sulla sicurezza sul lavoro


Negli oltre 15 anni di esperienza, abbiamo risposto a molteplici domande sulla sicurezza sul lavoro. Il nostro lavoro ci appassiona e condividere la nostra conoscenza con i clienti ci permette di aiutarli nel loro percorso di crescita. Qui condividiamo le domande più frequenti che ci vengono poste.

Responsabile servizio prevenzione e protezione

I corsi di formazione per svolgere il ruolo di RSPP Datore di Lavoro sono uguali per tutti i settori di attività?

Tutte le aziende devono nominare un RSPP, anche quelle dove i rischi di infortuni sono bassi. Sulla base del livello di rischio (basso, medio e alto) assegnato al settore d’attività dell’azienda si stabilisce la durata e la tipologia del corso.

Se non si frequenta un apposito corso di formazione per RSPP Datore di Lavoro, sono previste delle sanzioni per il datore di lavoro?

Il datore di lavoro che intende svolgere direttamente i compiti di RSPP deve necessariamente frequentare un apposito corso oppure nominare un RSPP esterno. La nomina di un RSPP che non dispone dei requisiti di legge prevede pesanti sanzioni civili e penali.

Sicuresse ha i requisiti necessari per assumere l’incarico esterno da RSPP?

Abbiamo tutti i requisiti necessari e possiamo gestire per conto del datore di lavoro gli adempimenti previsti per la tutela dei lavoratori. In tempi rapidi organizziamo il sopralluogo conoscitivo degli ambienti di lavoro e dei documenti disponibili in azienda per avere un quadro completo dello stato di gestione della sicurezza aziendale e per formalizzare l’incarico di RSPP.


Documento valutazione dei rischi

Quando deve essere aggiornato il DVR?

Nel DVR deve essere rappresentata la realtà dell’azienda, quindi ad ogni cambiamento che ne possa influenzare l’attendibilità deve essere aggiornato entro 30 giorni.

A chi va presentato il DVR?

Deve essere conservato in azienda a disposizione degli Organi di controllo in caso di ispezione ma non è necessario che venga presentato ad alcun ente preposto.


Valutazioni specifiche e misurazioni strumentali

Cosa si rischia se non si eseguono le misurazioni strumentali?

Una valutazione non suffragata da adeguati dati oggettivi, laddove necessari, può essere ritenuta inefficace e quindi sanzionata come assente.

Qual è la normativa tecnica che deve essere seguita per le valutazioni?

Il D.Lgs.81/08 fa riferimento alle norme tecniche (norme UNI, CEI, ecc.) per i vari argomenti che possano richiedere dei metodi analitici riconosciuti per la specifica valutazione.

Chi o cosa determina che l’azienda ha bisogno di una specifica misurazione?

Laddove la norma prevede dei valori che identificano dei livelli di esposizione al rischio è opportuno che la relativa valutazione riporti i dati oggettivi in base ai quali è stata sviluppata la valutazione dell’esposizione a tale rischio


Sistema di gestione per la sicurezza per il lavoro – SGSL ISO 45001

Adottare un SGSL è obbligatorio?

Non è obbligatorio, ma la sua adozione permette all’impresa di ottenere benefici dal punto di vista della sicurezza e salute sul lavoro e di partecipare a gare di appalto che ne richiedono l’adozione.

I SGSL prevedono un organo di controllo di funzionamento del sistema stesso?

I sistemi adottati possono essere certificati da un ente riconosciuto da ACCREDIA o altri enti equivalenti riconosciuti a livello europeo.


Il sistema HACCP per le aziende alimentari

Vanno previste delle procedure di verifica del piano di autocontrollo?

Sì, tramite la valutazione del rischio alimentare e l’individuazione dei punti critici di controllo sono previsti dei sistemi di monitoraggio, ad esempio i tamponi superficiali, che consentono la corretta verifica, sanificazione e stato d’igiene degli ambienti di lavoro.

Per l’attuazione di un Sistema HACCP “la legge è uguale per tutti”?

Alcuni aspetti, come ad esempio la formazione, possono richiedere un’attuazione diversa in base al territorio in cui l’azienda risiede o opera poiché la relativa regolamentazione è demandata alle Regioni.

Quali sono i principi su cui si basa l’elaborazione di un piano HACCP?

Il sistema HACCP, in base al Regolamento n. 852 (CE) art. 5 comma 2, prevede i seguenti 7 principi:

  1. Identificare ogni pericolo da prevenire, eliminare o ridurre
  2. Identificare i punti critici di controllo (CCP – Critical Control Points) nelle fasi in cui è possibile prevenire, eliminare o ridurre un rischio
  3. Stabilire, per questi punti critici di controllo, i limiti critici che differenziano l’accettabilità dalla inaccettabilità
  4. Stabilire e applicare procedure di sorveglianza efficaci nei punti critici di controllo
  5. Stabilire azioni correttive se un punto critico non risulta sotto controllo (superamento dei limiti critici stabiliti)
  6. Stabilire le procedure da applicare regolarmente per verificare l’effettivo funzionamento delle misure adottate
  7. Predisporre documenti e registrazioni adeguati alla natura e alle dimensioni dell’impresa alimentare.

Manutenzione antincendio

Chi o cosa determina la classe di rischio incendio dell’azienda?

I parametri da considerare sono molti e comprendono, ad esempio, la tipologia e le quantità di materiali stoccati e/o lavorati, le caratteristiche del processo produttivo, l’affollamento, le dimensioni delle strutture, ecc.

Il Certificato di Prevenzione Incendi ha una scadenza?

Tra le attività soggette a controllo da parte dei VVF ce ne sono alcune che prevedono un rinnovo delle pratiche ogni 5 anni e altre ogni 10 anni.

Nel corso degli anni può variare la classe di rischio incendio dell’azienda?

Spesso nelle aziende ci sono cambiamenti che possono influire sugli aspetti della sicurezza, compreso l’antincendio. Ad esempio per determinate attività basta aumentare le quantità in lavorazione o deposito per aumentare il proprio livello di rischio incendio.


Verifica degli impianti di messa a terra

Ogni quanto va fatta la verifica degli impianti?

La periodicità delle verifiche varia da 2 a 5 anni in funzione del tipo di attività e del livello di rischio incendio.

A chi ci si deve rivolgere per effettuare la verifica degli impianti elettrici?

Ci si deve rivolgere ad un organismo abilitato al DPR 462/2001 dal Ministero dello Sviluppo Economico che abbia Ispettori iscritti ad uno specifico albo tenuto dallo stesso Ministero.

A chi ci si deve rivolgere per effettuare la manutenzione degli impianti elettrici?

Ci si deve rivolgere ad una ditta che opera sugli impianti elettrici abilitata al DM 37/08 dalla Camera di Commercio di appartenenza.

In quali casi si deve richiedere una verifica straordinaria dell’impianto?

In tutte le occasioni in cui si riscontra un malfunzionamento o il mancato intervento di un dispositivo, oppure quando l’esito di una verifica periodica risulta negativo.


Sorveglianza sanitaria

Il medico del lavoro è un medico di base?

I requisiti del Medico Competente sono ben individuati all’interno del D.Lgs.81/08. È possibile, ma non necessario, che un Medico Competente possa essere anche un Medico di base o con altre specializzazioni.

Ogni quanto tempo deve essere prevista la visita di monitoraggio da parte del Medico Competente?

Di norma ogni anno, ma ci sono casi, come quello dei videoterminalisti, che prevedono periodicità più lunghe legate all’età o ad altre prescrizioni.

Come si procede se il medico del lavoro non certifica al 100% l’idoneità sanitaria del lavoratore?

Una idoneità può anche essere parziale, con prescrizioni o limitazioni, che dovranno essere rispettate dall’azienda per far svolgere comunque la mansione in sicurezza. Nel caso invece di una inidoneità totale è previsto un possibile procedimento di ricorso entro 30 giorni presso la ASL di competenza.


Scopri tutti i nostri servizi


Hai qualche domanda?
Contattaci e saremo felici di risponderti.


Rimani aggiornato sulle iniziative Sicuresse

Acconsento al trattamento dei miei dati personali secondo quanto indicato nell’Informativa sulla Privacy